La locanda stava ormai per chiudere e gli unici personaggi che ancora occupavano i tavoli erano un bardo, due viaggiatori di nobile aspetto e un uomo del posto un po' strano. Tutti e quattro, quella notte avrebbero alloggiato nelle camere messe a disposizione della tavena.
Ormai era molto tardi e la pioggia avrebbe sicuramente impedito a chiunque dotato di saggezza di uscire nella notte e bussare alla porta della taverna. Però furono proprio dei colpi alla porta ad interrompere le conversazioni. Di scatto i quattro viandanti, Artur e sua moglie si diressero alla porta che appena tolto il chiavistello, si aprì di scatto lasciando cadere a terra un uomo in fin di vita.
Egli aveva subito una brutta aggressione. Dalla fattura della spada si sarebbe potuto dire con certezza che quest'uomo faceva sicuramente parte degli uomini che lavoravano per Orshild. Reggeva ancora stretto un messaggio per una fantomatica "Maestà" da parte di una lei dal volto sconosciuto. Il messaggio diceva: [.... dona aiutami..]
In seguito i 4 passarono la notte ad elucubrare sull'avvenuto.
Dal diario delle storie di Tzes Leis
[Modificato da toffolo85 15/10/2007 16:20]